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Bollino blu solo con revisione auto [video]


BOLLINO BLU – Novità con l’articolo 11 del Decreto Liberalizzazioni di Monti. Il controllo sui gas di scarico dell’auto si farà solo con la revisione e non ogni anno. Il provvedimento riguarda automobilisti e centauri. Sta infatti per saltare l’obbligo annuale di effettuare il bollino blu su auto e moto con l’articolo 11 del decreto in discussione a Palazzo Chigi.  «a decorrere dall’anno 2012 il controllo obbligatorio dei dispositivi di combustione e scarico degli autoveicoli e dei motoveicoli, ove previsto, è effettuato esclusivamente al momento della revisione obbligatoria periodica del mezzo».
Questo significa che per le autovetture nuove l’obbligo scatta dopo 4 anni alla prima revisione e successivamente ogni due.
In effetti non aveva senso effettuare il controllo annuale su vetture ormai dotate di elettronica molto estesa sul controllo dei gas di scarico, in grado di segnalare ogni anomalia qualora ci fossero seri problemi meccanici, e soprattutto con poco (o nullo) margine di intervento correttivo per le officine meccaniche.
RISPARMIO – Il risparmio è tangibile: ogni 2 anni costa sarà solo di 4 Euro (costa di meno se fatto in sede di revisione), rispetto alle 15 Euro quando fatto singolarmente. Il costo del bollino per essere in regola ogni 2 anni sarà quindi di 4 Euro e non 19 Euro. Il risparmio è di 15 Euro ogni 2 anni.

COSA E’ IL BOLLINO BLU – E’ un adesivo che si posiziona in modo visibile sul parabrezza del proprio autoveicolo. Quando rilasciato dimostra che le emissioni dallo scarico rispettano i limiti di legge.

A COSA SERVE – Per poter circolare nei centri abitati è necessario sottoporre a controllo i  gas di scarico ed ottenimento la certificazione con il rilascio del “Bollino Blu”.
CHI LO DEVE FARE: Il bollino blu è oggi obbligatorio in molti comuni Italiani ed è valido sull’intero territorio Nazionale, per tutti i veicoli a motore immatricolati da almeno 4 anni di proprietà di persone, enti o società.
ESENZIONI – Non sono obbligati ad avere il Bollino Blu:
– Gli autoveicoli immatricolati da non oltre 4 anni
– Le vetture d’epoca registrate come storiche nell’apposito albo
– I veicoli con emissione di gas nulla (ad es. veicoli a trazione elettrica)
– I veicoli delle Forze Armate ed altri veicoli con targa non civile.
DOVE SI FA – Nelle autofficine autorizzate che hanno adeguato cartello e nei centri di revisione autorizzati.
QUANDO SI FA – Per i nuovi mezzi a partire dal 5° anno dalla prima immatricolazione, ogni 2 anni. Il Bollino Blu ha pertanto validità 24 mesi dalla data del rilascio, per tutti i veicoli, indipendentemente dall’anno di immatricolazione.
COSTO – Il costo massimo del controllo è stabilito in 15,00 euro (IVA inclusa). Quando si insieme alla revisione periodica del veicolo, ai sensi dell’art. 80 del codice della strada, il costo massimo del Bollino Blu è stabilito per l’utente in 4,00 euro (IVA inclusa).
Nell’anno in cui viene fatta la revisione, che comprende anche il controllo delle emissioni, non c’è bisogno dell’esposizione del Bollino Blu per circolare in città. Per chi ha necessità di esporre il Bollino Blu per circolare in diverse città italiane potrà richiedere che gli venga allo stesso modo rilasciato il contrassegno anche in sede di revisione. Per i veicoli immatricolati prima del 1/1/88 la periodicità del bollino non è annuale ma semestrale e per questo nell’anno della revisione il bollino sarà fatto solo una volta a distanza di sei mesi dalla revisione stessa.
SANZIONI – La sanzione per chi circola senza aver effettuato il controllo dei gas di scarico comporta una sanzione minima di 78,00 euro. Il veicolo sprovvisto di Bollino Blu non è invece sanzionabile quando è fermo.
COSTI DEL BOLLINO BLU – Nelle autofficine il costo è di 14,00 euro IVA inclusa.
In sede di revisione, su richiesta dell’utente il costo è di 4,00 euro IVA compresa. Per cui, in un’officina autorizzata, il costo di revisione e bollino blu effettuati contestualmente, è di 68,00 euro.

 

LA REGIONE PIEMONTE HA GIOCATO D’ANTICIPO
CONFERENZA STAMPA REGIONE PIEMONTE con il Presidente Roberto Cota (settembre 2011)
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Dal 1° settembre 2011 i veicoli Euro 3, 4 e 5 non hanno più l’obbligo di effettuare annualmente il controllo sul rispetto delle emissioni inquinanti e di conseguenza non saranno più tenuti ad esibire il noto “bollino blu”. Per circolare sul territorio piemontese basterà che queste vetture abbiano superato, così come indicato nel nuovo Codice della strada, il controllo delle emissioni effettuato durante la revisione periodica. A stabilirlo una delibera della Giunta regionale approvata nella seduta del 27 luglio  Per quel che riguarda invece i veicoli con omologazione precedente all’Euro 3, su sollecitazione della Regione il Ministero dell’Ambiente si è impegnato, con una lettera pervenuta agli uffici della Direzione Ambiente, ad aggiornare al più presto la normativa nazionale vigente in modo da riuscire ad estendere al più presto anche a suddette vetture l’esenzione dall’obbligo di controllo.
L’intento della Regione – ci dice il presidente Roberto Cotaè quello di alleviare i cittadini da un obbligo inutile, senza però abbassare la guardia sul tema della tutela dell’ambiente che resta uno dei temi sui quali si intende continuare a condurre una pianificazione attenta ed efficace”.
La Regione  – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Roberto Ravello  – aveva sollecitato il Ministero ad aggiornare con tempestività la normativa in vigore, affinché l’esonero dal controllo di cui beneficeranno già da settembre gli Euro 3,4 e 5 venga esteso anche ai veicoli immatricolati precedentemente. La nostra richiesta ha trovato risposta da parte del Ministero, che ha confermato tale impegno”.
Una scelta, quella della Giunta regionale, fatta alla luce dei notevoli cambiamenti delle caratteristiche emissive del parco auto circolante in Piemonte rispetto a quelle registrate nei primi anni di attuazione delle disposizioni inerenti al “bollino blu”. In ambito europeo è stata adottata una politica di riduzione delle principali sostanze inquinanti prodotte dal settore trasporti e, in ambito nazionale e regionale, è stato stimolato l’ammodernamento del parco veicolare incentivando, in particolare a livello piemontese, la scelta di mezzi a basso impatto ambientale e la rottamazione dei veicoli più obsoleti senza obbligo di acquisto. I veicoli con omologazione Euro 3 e successive sono dotati infatti, se ad accensione comandata, di un sistema di iniezione elettronica del carburante che, tramite l’utilizzo di un iniettore comandato da una centralina, gestisce in maniera digitale la formazione della miscela e la sua combustione, agendo, tra le altre cose, sulla riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Analogamente, per i veicoli ad accensione spontanea (diesel), l’introduzione di sistemi ad iniezione diretta gestiti da centralina ha comportato una riduzione dei consumi e delle emissioni, dovuta ad una migliore combustione con conseguente maggior rendimento del motore. Esiste inoltre l’obbligo in capo ai costruttori di dotare i veicoli di un sistema diagnostico di bordo (European On Board Diagnostic) che, nei casi in cui il livello delle emissioni raggiunga valori elevati, attraverso l’accensione di una spia luminosa, segnala lo stato di avaria dei dispositivi antinquinamento, inducendo i proprietari a far riparare rapidamente i guasti e impedendo loro automaticamente di effettuare lunghe percorrenze.

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Giovanni Mancini

Ingegnere, pilota, giornalista appassionato da sempre di auto e motori. Segue la direzione di questo portale newsauto.it ed è direttore responsabile dei magazine Elaborare, Elaborare 4x4 ed Elaborare Classic da oltre 20 anni il riferimento degli appassionati. Nell'anno 2004 ha conseguito il titolo di Campione Italiano nel Campionato Velocità Turismo. Pilota attualmente attivo su gare in pista del Campionato Italiano Turismo e nei monomarca Seat e Renault. Tra le tante auto speciali provate ce n'è una in particolare (esclusiva italiana): la Mazda 787B vincitrice della 24H di Le Mans nel 1991.

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