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La gradazione di viscosità La Classificazione di Viscosità SAE J300 (SAE = Society of Automotive Engineering) suddivide gli oli motore in base alla loro viscosità, che rappresenta la misura della resistenza di un fluido allo scorrimento.

La Classificazione di Viscosità SAE prevede due gradazioni, Winter e Summer.

La gradazione Winter classifica gli oli in base alla loro capacità di scorrere alle basse temperature, e quindi indica la capacità di lubrificare con efficacia nelle fasi di avviamento a freddo; numeri decrescenti rappresentano oli più fluidi alle basse temperature.

La gradazione Summer suddivide gli oli in base alla loro viscosità ad alta temperatura (100°C, considerata una temperatura media di funzionamento dell’olio) e quindi si relaziona allo spessore del velo lubrificante che essi creano; numeri crescenti rappresentano oli più viscosi a caldo.

Auto sottoposta a test di laboratorio
La viscosità di un fluido è inversamente proporzionale alla sua temperatura. In assenza di opportuni additivi, detti modificatori di viscosità, un lubrificante ha una bassa viscosità a caldo e viceversa aumenta rapidamente di viscosità via via che viene raffreddato; in termini di classificazione SAE rientra quindi in una sola gradazione, invernale o estiva (olio unigrado). Modificando la dipendenza viscosità/temperatura, l’olio rimane fluido alle basse temperature e mantiene una elevata viscosità alle alte, rientrando contemporaneamente in due gradazioni (oli multrigradi). Al giorno d’oggi si formulano esclusivamente lubrificanti multigradi che permettono corretta lubrificazione in un intervallo termico molto ampio.

La tendenza dei costruttori è quella di utilizzare oli sempre più fluidi (basse gradazioni sia winter che summer, per esempio 0W30, 5W30, 5W40) che consentono rapida ed efficiente lubrificazione alla partenza (basse temperature) e riducono al minimo le perdite di potenza per attrito interno quando il motore è a regime (alte temperature).

Motori molto potenti o semplicemente ad elevato chilometraggio tuttavia richiedono lubrificanti con elevata viscosità a caldo (15W50, 10W50, 10W60), in grado di formare una pellicola robusta per sopportare alte pressioni specifiche e di colmare eventuali tolleranze costruttive più elevate della norma.

Image
Prestazioni degli oli motore: specifiche di enti e costruttori Per valutare proprietà chimico-fisiche e non misurabili con semplici prove (quali capacità antiusura e anticorrosione, detergenza, disperdenza e stabilità all’ossidazione), un lubrificante viene valutato al banco nelle cosidette prove motore (o test motoristici). Al fine di prevedere come un lubrificante si comporterà in determinate condizioni di utilizzo e su una determinata tipologia di motori, occorre condurre diverse prove; l’insieme delle stesse con i relativi valori limite costituiscono le specifiche prestazionali, emesse ed aggiornate da enti di standardizzazione, associazioni di costruttori e singoli costruttori.

Le specifiche servono a classificare i lubrificanti in base alle loro prestazioni e a stabilire i requisiti qualitativi minimi per i prodotti destinati ad una tipologia, famiglia o persino ad un singolo motore.

Specifiche API Le specifiche dell’American Petroleum Institute sono le più diffuse a livello mondiale. Sulla base di diversi test, condotti su motori di fabbricazione americana, le norme API classificano i lubrificanti in diversi livelli qualitativi. La prima distinzione viene fatta tra oli per motori a benzina (classificati tramite le norme S, da "spark") e diesel (C, da "compression"). Successivamente gli oli sono suddivisi in livelli prestazionali contraddistinti da lettere crescenti con la severità dei test e dell’anno di emissione.

ACEA
Le specifiche ACEA (Association des Constructeurs Europeèns d’Automobiles) sono state introdotte nel 1996 con l’obiettivo di stabilire i requisiti qualitativi minimi per i lubrificanti destinati al parco circolante europeo. Esse prevedono tre classi, a loro volta suddivise in diversi livelli cui corrispondono test di differente severità.
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Prestazioni

  • SAE 0W-40
  • API SM/CF
  • ACEA A3/B3/B4, C3
  • BMW Longlife-04
  • VW 502 00/ 503 01/ 505 00
  • MB 229.31/229.51
  • All Porsche vehicles except Cayenne (V6)

 

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Giovanni Mancini

Ingegnere, pilota, giornalista appassionato da sempre di auto e motori. Segue la direzione di questo portale newsauto.it ed è direttore responsabile dei magazine Elaborare, Elaborare 4x4 ed Elaborare Classic da oltre 20 anni il riferimento degli appassionati. Nell'anno 2004 ha conseguito il titolo di Campione Italiano nel Campionato Velocità Turismo. Pilota attualmente attivo su gare in pista del Campionato Italiano Turismo e nei monomarca Seat e Renault. Tra le tante auto speciali provate ce n'è una in particolare (esclusiva italiana): la Mazda 787B vincitrice della 24H di Le Mans nel 1991.

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