La Clio RS si è sempre dimostrata divertente al pari di auto spesso più costose e specializzate. Riuscirà Renault a confermare questo blasone anche per l’ultima arrivata? L’abbiamo provata sulle strade andaluse e sul circuito di Guadix con Alain Prost
La nuova Renault Clio RS appare fin da subito complessa e con tanto carattere. E’ un’auto che ti lascia addosso il senso di quello che hai guidato: definita, presente, marcata. Ci sono cose egregie, altre meno, ma finalmente guidi un oggetto di cui si parlerà per parecchio. E in un panorama sempre più asettico e perfettino, questo è già un primo grande punto a suo favore. Laurens van den Acker, il capo del design che debuttò con la DeZir nel 2010, ha effettivamente rivoluzionato (in meglio) lo stile della Renault. I suoi principi: “linee semplici, sensuali, che creino entusiasmo”, si confermano anche nella declinazione RS della Clio che di rivoluzioni concettuali e tecniche ne ha un bel po’. (Elaborare 182–LINK QUI —)
Clio RS in pista con Alan Prost
La presenza delle quattro porte, come unica versione, può far storcere la bocca ai puristi… e invece proprio no, perché regalano una linea indubbiamente intrigante con quelle forme dai volumi generosi e i contrasti di luce creati dall’ondulazione delle superfici. Sul numero di gennaio di Elaborare potete rileggere una disamina piuttosto accurata firmata dal nostro stilista Giorgio Zehnder. Oggi vogliamo raccontarvi come tutta questa rivoluzione, soprattutto meccanica ed elettronica, ha inciso sulla dinamica di una Hot Hatch da sempre riferimento assoluto per gli appassionati, ma anche per gli altri Costruttori. (Elaborare 182–LINK QUI —)
Il resto del brillante speed test a bordo della Clio RS è su Elaborare 182. (Elaborare 182–LINK QUI —)
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