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Cronaca “Tour della Tunisia” Yallateam

Anche quest’anno Yallateam ha fatto tappa in Tunisia, con l’intenzione di trascorrere il Capodanno sulla sabbia, sotto un tappeto di stelle. Ma Yallateam non è solo deserto: è voglia di conoscere un paese fatto di luoghi nascosti, un’antichissima cultura, colori  e sapori tutti da scoprire.  Il nostro viaggio è durato 9 giorni, trasferimenti inclusi. Nella prima parte del viaggio abbiamo fatto tappa in alcune città tunisine, alla ricerca di cose particolari da vedere; in un secondo momento abbiamo raggiunto il deserto, con l’intento di festeggiare il nuovo anno all’oasi di Ksar Ghilane, per poi proseguire in un percorso di 3 giorni tra le dune.

Sabato 28 dicembre 2013 – Il primo giorno è dedicato al trasferimento. Buona parte del gruppo parte da Catania, e per noi la giornata inizia davvero presto: appuntamento alle 04.00 e partenza alla volta di Palermo, per incontrarci con chi viene da altre città d’Italia, e fare insieme il viaggio in nave fino a Tunisi. Arrivo previsto ore 22:00.


Domenica 29 Dicembre 2013 – Il programma del secondo giorno prevede un breve spostamento verso l’interno del paese per raggiungere l’area archeologica di Dougga, un’antica città romana i cui resti incredibilmente ben conservati si trovano in cima ad una collina, da cui si apre un paesaggio sconfinato. La visita dura circa 2 ore, ed il gruppo è stato intrattenuto da una singolare guida locale che, tra racconti ed imitazioni, ha dato senso a quella distesa di rovine in un sito davvero di grande valore.
Nel pomeriggio, dopo una piccola deviazione per la diga di Siliana, il gruppo si è diretto a Kairouan, uno dei centri religiosi più importanti del mondo islamico.

Lunedì 30 Dicembre 2013 – La mattina del terzo giorno sveglia presto per una visita alla medina di Kairouan, famosa per la tessitura di tappeti, con il mercato ed i suoi vicoli: un labirinto in cui perdersi non è difficile. Dopo la visita si riparte, facendo strada verso una bellissima zona di montagna nella parte più interna del paese, il Jebel Biada. All’ora di pranzo il gruppo si ferma in un piccolissimo villaggio berbero, ai piedi dalle montagne. Da questo insieme di case apparentemente disabitate, iniziano a spuntar fuori pian piano i bambini del paese: bambini berberi dagli occhi azzurri e i capelli chiari, incuriositi dalla nostra presenza, che ci hanno tenuto compagnia per tutto il tempo. Noi dal canto nostro gli abbiamo regalato con piacere cioccolata, dolcetti e persino delle penne, da loro tanto richieste. Dopo pranzo abbiamo attraversato il Jebel Biada arrivando ad un’altezza superiore ai mille metri, per poi riscendere fin nelle viscere della montagna, ed attraversare delle gole davvero suggestive. Infine, percorrendo la strada che attraversa il lago salato Chott al-Fejaj, siamo arrivati a Douz, la città porta del deserto.


Martedì 31 Dicembre 2013 – Il quarto giorno inizia con un giro al mercato di Douz, per rifornirci di provviste in vista dei giorni nel deserto…e anche per comprare qualche souvenir! Dopo aver fatto il pieno di pane, datteri ed riempito i serbatoi, ci avviamo in direzione Ksar Ghilane, una grande oasi nel deserto sorta attorno ad una pozza d’acqua solfurea, punto di riferimento per molti viaggiatori. Qui trascorriamo la vigilia del nuovo anno: cena tipica, intrattenimento folkloristico e buona compagnia. A mezzanotte il gruppo si è riunito attorno alla pozza per stappare lo spumante augurandosi buon anno e soprattutto buon deserto.

 


Mercoledì 1 Gennaio 2014 – Prima di partire verso le dune più alte ci concediamo un’oretta di svago, chi noleggiando dei quad, chi facendo una passeggiata in groppa a un dromedario. Ha quindi inizio l’avventura: chi è alle prime armi inizia a prendere confidenza con la sabbia, affrontando le prime dune e pagando lo scotto del novellino con qualche insabbiamento. Ma fa parte del gioco. I veterani invece ritrovano la tanto desiderata sabbia ed iniziano subito a giocare; del resto, le auto scalpitavano dalla voglia di toccare sabbia. Dopo qualche ora di guida è il momento di fermarsi a fare il primo campo. È inverno e purtroppo fa buio presto. In pochi minuti, come per magia, sedie, tavoli e pentole appaiono attorno al fuoco, così come i componenti del gruppo alla ricerca di calore. Il menù della serata prevede pasta col pesto e agnello alla brace, accompagnato dal pan de sable, cotto sotto la sabbia. Dopo cena la serata trascorre tranquilla attorno al fuoco, tra musica, racconti di viaggio e un bicchiere di tè.

Giovedì 2 Gennaio 2014 – Il risveglio è gelido. Le nostre tende, così come le dune, sono ricoperte da una patina di ghiaccio: durante la notte la temperatura è scesa sotto lo zero. Poco dopo l’alba tra le tende c’è già l’odore del caffè. Dopo la colazione ci prepariamo ad affrontare una nuova giornata nel deserto. Oggi la nostra destinazione è Ain Ouadette, un laghetto nato da una sorgente d’acqua sulfurea. Quando arriviamo c’è già il tramonto ed il cielo sembra una tela dipinta con tutte le sfumature del rosso. Nonostante il buio e la temperatura c’è chi si tuffa per un bagno caldo. La sera organizziamo una cena a base di cous cous all’interno di una tenda berbera. Il resto della serata lo trascorriamo attorno al fuoco con un gruppo di tedeschi e di francesi, che ci invitano a cantare e ballare accompagnati dal suono dei tamburi di alcuni ragazzi del posto.
Venerdì 3 Gennaio 2014 – Molti di noi si sono alzati presto per vedere l’alba: il deserto d’inverno regala dei colori particolari ed intensi. Dopo le foto di rito impostiamo la rotta per il rientro. Le dune attorno Ain Ouadette sono maestose ed eleganti, ma la sabbia è dura e riusciamo ad avere un’andatura abbastanza veloce, tanto da riuscire ad arrivare al tramonto alla montagna di Tembaine. Dopo un altro tè ci rimettiamo in marcia per l’ultimo tratto di deserto dove, costeggiando il parco nazionale del Jebil, abbiamo la fortuna di avvistare delle gazzelle. Da lì in poi una pista ci avrebbe condotto nuovamente a Douz. L’ultima cena si è svolta in un ristorante tipico, dove abbiamo condiviso impressioni, opinioni ed emozioni sul viaggio, e abbiamo brindato a questa avventura che si avvia ormai verso la conclusione.
Sabato 4 Gennaio 2014 – La giornata è dedicata al raggiungimento del porto di Tunisi. Più di 500 chilometri ci distanziano dalla nostra meta: una risalita in cui abbiamo la possibilità di osservare i cambiamenti del paesaggio e delle città. L’ultima chicca del viaggio è rappresentata dall’avvistamento di uno stormo di fenicotteri rosa. Una volta arrivati al porto de La Goulette ricominciamo con le pratiche doganali e infine saliamo in nave.


Domenica 5 Gennaio 2014 – L’arrivo a Palermo è previsto in mattinata. In attesa di scendere dalla nave ci ritroviamo tutti insieme, ancora una volta, a parlare del prossimo viaggio.  Al termine di questo viaggio ci fermiamo a riflettere sul valore dell’esperienza. Il gruppo Yallateam ha affrontato questa ennesima sfida percorrendo strade nuove alla ricerca di qualcosa di reale di cui fare esperienza. La scelta del percorso non è casuale: unire l’avventura alla conoscenza è una delle prerogative di questo gruppo, a cui piace affrontare gli ostacoli che mettono alla prova le proprie abilità e i propri mezzi, e al contempo ama mischiarsi alla gente nei mercati e ascoltare i racconti attorno al fuoco.  I protagonisti del viaggio sono stati Alberto e Federica su un Patrol Gr, Franco e Graziella su un HDJ 80, Antonio e Paola su un bj 42, Paolo e Raffaele su un KDJ 125, Nuccio e Anna su un Pajero V6, Tony e Giovanna su un HZJ 73, Pippo e Luigi su un Amarok, Domenico, Andreina e Silvia su un Hilux.

Info: yalla@teameventi.com

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