1000 Miglia con la 2-Eleven: tra presente e passato

Domenico Sofia11 Luglio 2013

2 minuti di lettura

Abbiamo provato la barchetta Lotus al seguito della “Corsa più bella del mondo”: un’auto dalla filosofia classic, con uno spirito molto rock!

Ci sono tanti modi per seguire la 1000 Miglia, se non si può prendere parte alla gara con una vettura costruita prima del 1957. Quella che venne definita da Enzo Ferrari “la corsa più bella del mondo” è un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita, anche solo accodandosi al “plotone” di automobili che nei tre giorni della competizione crea un infinito serpentone da Brescia a Roma, e ritorno. Lo sanno bene le centinaia di stranieri che ogni anno vengono in Italia e si godono la 1000 Miglia da semplici appassionati di guida, con le loro auto moderne (o comunque costruite dopo il ’57) tra le più disparate: dalle Alfa Romeo degli agguerriti alfisti tedeschi, alle piccole Miata, alle Lancia Delta, alle numerosissime Porsche… l’elenco sarebbe lunghissimo!

La nostra 1000 Miglia – Noi non volevamo seguire la 1000 Miglia con la solita spider, ma eravamo alla ricerca di qualcosa di più estremo, senza troppi comfort, in linea con lo spirito della vecchia corsa: una maratona di velocità pura, che i piloti vivevano tutta d’un fiato con bellissime (e pericolosissime) barchette da corsa. La scelta è così ricaduta sull’unica auto moderna “road legal” con un pedigree alla 1000 Miglia: la Lotus 2-Eleven. Infatti la sua antenata, la Eleven Le Mans (prodotta dal 1956 al 1960), partecipò alla vera 1000 Miglia del 1957. Nonostante l’impresa sembrasse difficile (molti ci hanno preso per pazzi!) abbiamo pensato che, se i piloti di 60-70 anni fa partecipavano alla gara di velocità con i mezzi e le strade di quei tempi, allora ce l’avremmo potuta fare anche noi! Non solo: abbiamo voluto provare la Lotus 2-Eleven come una normale vettura, per sfatare il mito che quest’auto si possa utilizzare solo in circuito. Così siamo partiti dall’autodromo di Monza e arrivati a Roma in autostrada, per poi aggregarci alla 1000 Miglia sulla via del ritorno verso nord…