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30 anni di Suzuki in Italia

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=oficnUplyAY[/youtube] In occasione della 12.ma edizione del 4x4Fest 2012, Suzuki ha festeggiato 30 anni di attività in italia, spegnendo le prime 30 candeline in una cerimonia con tappa e tour mozzafiato all’interno delle cave di Marmo di Massa Carrara sulle Alpi Apuane.
30 anni di intensa attività iniziata per la casa giapponese, ora partner anche della Federazione Italiana Fuoristrada, nel 1982 quando la Suzuki Motor Corporation affidò la distribuzione dei suoi veicoli fuoristrada ad Autoexpò con sede ad Ora (BZ) e che portò con i Suzukini la moda in città del fuoristrada.

Per celebrare il trentennale, Suzuki Italia ha sfornato le versioni “Evolution” di Grand Vitara e Jimny.

Il Gran Vitara Evolution si presenta con un nuovo scudo e una nuova calandra con inedita griglia frontale. Motorizzato con il piccolo 1.3 da 85 cavalli a fasatura variabile, dispone di un rinnovato paraurti, con un design a “bull bar” integrato nella parte centrale e con nuovi alloggiamenti per i fendinebbia. La variante “Evolution+” si caratterizza anche per gli interni e il volante in pelle, dettagli in eco radica, fari HID allo Xeno, tetto apribile e cerchi in lega da 18 pollici. Sotto il cofano motori a benzina 1.6 (solo per la 3 porte) e 2.4 o diesel con il 1.9 DdiS. Prezzi a partire da 23.490 Euro per il Grand Vitara Evolution 1.6 4WD 3 porte.

Jimny Evolution assume a sua volta un aspetto rinnovato per il cofano con presa d’aria centrale, il nuovo paraurti anteriore dal profilo dinamico e alla griglia ridisegnata. L’alloggiamento dei fendinebbia collocato in posizione rialzata e il nuovo colore breeze blu metallizzato completano il “facelift” del mini-fuoristrada, dalla lunghezza comunque maggiore di 30 mm rispetto al predecessore. I prezzi da 16.990 Euro per il Jimny Evolution 1.3 VVT 4WD 3 porte.

STORIA SUZUKI ITALIA – I performanti 4×4 Suzuki, leggeri, vennero subito accolti non solo come veicoli atti al fuoristrada ma come una possibile e valida alternativa alla “seconda vettura di famiglia”.

I primi modelli ad arrivare, tra il 1982 e il 1984, sono l’LJ80 (1982), l’SJ410 e SJ413 (1984), entrati subito nella simpatia di tutti. Dotati di propulsori da 800cc, 1000cc e 1300cc rispettivamente, questi modelli sono ribattezzati in Italia con il nome di “Suzukini”.
Nel 1988 arriva la versione rinnovata nel design e nella tecnica, denominata Samurai, conquistando in breve tempo una moltitudine di appassionati.
In questi primi anni di vita Suzuki in Italia cresce fino a immatricolare 1.075 vetture nel 1984.
Successivamente arrivò l’economica Maruti 800 (1988), è la prima vettura cittadina in Italia a 5 porte con un allestimento pari a una berlina di classe superiore: aria condizionata, alzacristalli elettrici e, incredibilmente, interni in pelle.
Tra gli appassionati fu molto apprezzata la prima versione di Swift 1.3 GTI (1990), una vettura compatta e sportiva (ben 103 cv); tuttora oggetto di culto.
Nel 1996 arrivò la prima versione di Alto la citycar in grado di soddisfare tutte le esigenze quotidiane di mobilità urbana grazie alle sue doti di sicurezza, tecnologia e comodità.
La Vitara arriva nel 1988 con alimentazione a benzina, il primo fuoristrada compatto caratterizzato da un comfort a bordo tipico delle berline, precursore degli attuali SUV e capace di coniugare perfettamente la doppia anima on e off-road, grazie al sistema di sospensioni Mc Pherson, montate su un fuoristrada per la prima volta. Nel 1996 arriva la versione Turbo Diesel Intercooler.
Nello stesso periodo: Supercarry (1988) e Carry (1996) i due VAN made in Suzuki pensati per soddisfare le necessità commerciali dei propri clienti, grazie alle dimensioni estremamente contenute e con un’abitabilità interna e uno spazio di carico generosi. Inoltre in questi anni vede la luce sul nostro mercato Baleno 3 e 5 porte a benzina a due e a tre volumi (1995), molto maneggevole per la guida in città e al contempo solida e sicura per le gite fuori porta. Suzuki Baleno è la prima family car di Suzuki che si posiziona nel segmento C offrendo anche una trazione 4×4 con un rapporto qualità/prezzo ottimo.
Un decennio florido e intenso che ha permesso a Suzuki Italia di svilupparsi sia come quote di mercato, passando la soglia dello 0,5% (0,51% del 1996), sia come immatricolazioni superando le 10.000 unità nel 1988 (10.080), ed a seguire nel 1989 13.160 unità, nel 1990 12.781 unità e nel 1991 11.722 unità.
Il 1995 segna una tappa importante nella storia di Suzuki Automobili in Italia. È, infatti, in quell’anno che Suzuki Motor Corporation decide di rilevare l’attività dell’importatore, gestendo direttamente il business auto che si va ad affiancare alle divisioni motocicli e motori marini, già presenti dal 1976 nella filiale italiana di Robassomero (TO).

L’allora presidente di Suzuki Italia SpA era il sig. Takata (1990), sostituito dal sig. Miyazaki (1995) al quale si succedono nell’ordine il sig. Iwatsuki (1998), il sig Tarumoto. (2001), il sig. Fujita (2003) e il Sig. Kumataki (2011) presidente attualmente in carica.
Le prime grandi soddisfazioni arrivano già nel 1997 quando, beneficiando di un mercato molto attivo grazie agli incentivi sulla rottamazione, le immatricolazioni Suzuki raddoppiano, raggiungendo le 16.305 unità e una quota di mercato pari allo 0,68%, grazie anche ad uno straordinario successo di Vitara.
In quello stesso anno arrivano in Italia Swift, fresca di restyling, e Baleno Wagon che permette a Suzuki di offrire una familiare 4×4 super equipaggiata a meno di 30 milioni di lire.
È nell’anno successivo che Suzuki consolida ulteriormente la propria posizione con l’arrivo di due vetture che saranno a lungo protagoniste della crescita di Suzuki in Italia: Grand Vitara a 3-5 porte nelle versioni 1.6-2.0 benzina e 2.0 TD. Il primo monovolume con una altezza interna senza concorrenti.
Grazie anche a questi due nuovi veicoli Suzuki Italia raggiunge una quota di mercato pari allo 0,73% superando le 17.000 immatricolazioni.
Sono anni ricchi di novità. Infatti nel 1999 fa il suo ingresso una delle pietre miliari della gamma off-road: il piccolo, agile ed intramontabile Jimny, un’icona del fuoristrada compatto, un grintoso 4×4 ma anche confortevole citycar che, ancora oggi, fa registrare migliaia di immatricolazioni. Dall’introduzione della prima LJ80 ad oggi, ben 110.000 unità di piccoli fuoristrada Suzuki sono stati venduti in Italia. Nello stesso anno arriva sul mercato italiano la versione Turbo Diesel di Baleno Wagon.
Il 2000 è invece l’anno di Ignis, una vettura capace di fondere gli elementi di un’innovativa city-car a quelli di un piccolo Sport Utility, con tutto lo spazio e le dotazioni di serie di un moderno SUV.
Tra il 1999 e il 2000 Suzuki Italia assesta la propria quota di mercato sullo 0,71% superando le 17.000 immatricolazioni.
Nel 2001 arrivano Liana, acronimo di “Life In A New Age”, un auto del segmento C estremamente versatile, che condensa i valori tipici giapponesi come tecnologia ed affidabilità e si presenta sul mercato nelle versioni 2WD e 4×4 e il restyling di Alto.
Nello stesso anno Suzuki introduce su tutta la gamma la tecnologia DDIS (Diesel Direct Injection Suzuki) che assicura l’aumento delle performance minimizzando i consumi e riducendo le emissioni nocive. L’alimentazione diesel ha consentito a Suzuki Italia di aumentare la penetrazione di mercato in modo esponenziale.
Nel 2001, arriva allo 0,92% in termini di quote di mercato e oltre 22.000 immatricolazioni, quasi raddoppiando le 17.000 immatricolazioni ottenute nel 2000.
Nel 2004, annunciato al Salone di Ginevra, Suzuki decide di dar vita ad una nuova strategia. Comincia così la nuova era, la “Renaissance”, un nuovo ed effervescente periodo di rinnovamento, che si traduce nella realizzazione e commercializzazione di vetture di respiro internazionale pensate specificatamente per un’utenza europea. Una nuova filosofia con la quale Suzuki affianca all’affidabilità tipica dei prodotti giapponesi il design e lo stile europeo.
Nasce il claim “Way of Life”, che invita ad uno “Stile di Vita” originale e frizzante.
Suzuki viene così riconosciuta come marchio di prestigio, in grado di offrire una gamma di automobili completa, versatile, capace di soddisfare le diverse esigenze degli utenti. È la svolta. Tra il 2001 e il 2004 Suzuki Italia supera la soglia dell’1% di quota di mercato e raggiunge le 26.700 immatricolazioni.
Per quanto riguarda i nuovi prodotti dopo il restyling nel 2004 di Liana con l’introduzione della tecnologia DDiS arriva la seconda generazione di Swift (2005). La prima vettura progettata appositamente per il mercato europeo, icona di stile e indirizzata ad un target giovane, che vanta oggi il titolo di top seller nella gamma Suzuki con oltre 90.000 unità; la segue sei mesi dopo la seconda generazione di Grand Vitara (2005), completamente rivista nell’estetica e nella tecnologia, lo Sport Cross-Over SX4 (2006) precursore dello stesso segmento Crossover, e Swift Sport (2007), versione ancora più “pepata” della mitica Swift e nuova icona del divertimento giovanile, pluridecorata nei rally mondiali.

Il 2007 è l’anno record per Suzuki in termini di immatricolazioni che raggiungono le 37.365 seguito nel 2009 dal record di quota di mercato a 1,55%.
Dal 2008 al 2012 nuove importanti vetture entrano a far parte dell’ampia proposta Suzuki in Italia: Splash (2008) una monovolume compatta eccellente nelle performance, inimitabile nel comfort e con un look dalle linee pulite, la 3° generazione di Alto (2009) contraddistinta per le emissioni CO2 più basse sul mercato con la versione a 5 porte a doppia alimentazione benzina/GPL e consumi ridottissimi nella versione a benzina (solo 4,4 l/100 km), Swift (2010) terza generazione, a cui segue nel 2011 la versione Sport, mentre il 2012 è l’anno di Grand Vitara Evolution e di Jimny Evolution, special guest di questo 30° anniversario di Suzuki Automobili in Italia.
Una ripresa che è frutto anche di un nuovo posizionamento di Suzuki Italia, strettamente legato alla “Japan Coolture”, che indica un’attitudine al cambiamento, al movimento e all’innovazione. Un orientamento verso uno stile di vita anticonformista, trendy e dinamico, capace di guidare le scelte, di essere sempre reattivi, veloci, saper cogliere le occasioni, anticipare i tempi, sapersi distinguere dagli altri, sentendosi sempre a proprio agio.

Le foto sono tratte dal Blog di Rafael Bruner LINK

La Suzuki kizashi 

Giovanni Mancini

Ingegnere, pilota, giornalista appassionato da sempre di auto e motori. Segue la direzione di questo portale newsauto.it ed è direttore responsabile dei magazine Elaborare, Elaborare 4x4 ed Elaborare Classic da oltre 20 anni il riferimento degli appassionati. Nell'anno 2004 ha conseguito il titolo di Campione Italiano nel Campionato Velocità Turismo. Pilota attualmente attivo su gare in pista del Campionato Italiano Turismo e nei monomarca Seat e Renault. Tra le tante auto speciali provate ce n'è una in particolare (esclusiva italiana): la Mazda 787B vincitrice della 24H di Le Mans nel 1991.

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