L’Opel all’IAA mostra la Insignia in tutte le salse

Sportiva, con velleità da off-road e chi più ne ha più ne metta, La Opel ha mostrato a Francoforte varie configurazione della sua grande Insignia.

Parliamo prima della Country Tourer, lasciando per dopo il modello OPC così da prepararvi per bene. Questa declinazione della Insigna preferisce sempre l’asfalto e le curve, ma non disdegna assolutamente un po’ di strada bianca. Lo si capisce già dalla presenza del pannello sottoscocca protettivo, ma se non vi basta vi diciamo anche che è dotata della trazione integrale, che si autoadatta al tipo di strada e ripartisce la coppia dallo 0 al 100% tra i due assi senza soluzione di continuità, del differenziale autobloccante posteriore elettronico e di un assetto rialzato di 20mm rispetto al modello puramente stradale.

In quanto a motori saranno disponibili solo due diesel: un 2 litri da 195 CV e da 163 CV. Per il primo è possibile solo il cambio automatico a 6 rapporti, mentre optando per il secondo è possibile scegliere anche il manuale (sempre a 6 rapporti).

Ed ora è arrivato il momento high performance, con la Insigna OPC. Gli aggiornamenti estetici interessano soprattutto i paraurti, con un nuovo disegno delle prese d’aria e gli scarichi integrati, ma la parte più succulenta è sicuramente quella tecnica. Il telaio è stato ottimizzato e sono stati montati ammortizzatori FlexRide. Il 60% della componentistica dell’asse posteriore è di nuova concezione e comprende anche il differenziale autobloccante elettronico, così da rendere più piacevole e dinamica la guida.

All’interno non potevano mancare i classici sedili sportivi e lo schermo da 8″, per visualizzare le informazioni sullo stato della vettura, tra le quali addirittura il valore di accelerazione laterale e la pressione dell’olio, e gestire tutto l’infotainment.

Sotto al cofano troviamo il motore 2.8 litri turbo, che vanta 325 CV e 435 Nm di coppia. Lo scatto da 0 a 100km/h è coperto in 6 secondi e la velocità massima è autolimitata a 250km/h. Da “sbloccata”, invece, guadagna 20km/h e tocca la punta dei due-e-settanta.

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