FORMULA 1 2014 IL MONDIALE PARLA TEDESCO

Marco Savo

10 anni fa

A Sepang doppietta Mercedes e successo a Lewis Hamilton. L’inglese vince con lo stesso motore che a Melbourne l’aveva costretto al ritiro. Terzo Vettel, le Ferrari quarta con Alonso e dodicesima con Raikkonen.

FORMULA 1 2014 – Il mondiale parla tedesco, la Mercedes domina i primi due appuntamenti iridati della stagione. A Melbourne pole di Hamilton e vittoria a Rosberg, a Sepang doble per l’inglese ex McLaren che in un colpo solo conquista pole e vittoria del Gran Premio. Un successo arrivato anche grazie a quel motore Mercedes che in Australia lo aveva costretto al ritiro, nelle prime battute del Gran Premio. La festa argento poi è stata completata dal secondo posto di Rosberg. A podio, a 24” dalla coppia di testa, il campione del Mondo in carica, Sebastian Vettel che grazie la terzo posto della Malesia raccoglie anche i primi punti iridati della stagione in corso. Giù dal podio la Ferrari di Fernando Alonso che come gli anni passati, rispetto ai proclami degli uomini in rosso alla vigilia della stagione, è costretta in pista,ancora una volta, a guardare gli avversari dagli scarichi. Lo spagnolo è stato anche il protagonista di due accesi duelli: prima con Daniel Ricciardo, nelle prime battute della corsa, e poi con Nico Hulkenberg, nei giri finali.

SOMMARIO F1
PAG 2 – Sfortuna
PAG 3 – Eterno secondo
PAG 4 – Formula noia
PAG 5 – Renault
PAG 6 – Pirelli
PAG 7 – Video Formula 1
PAG 8 – Gran Premio di Malesia, classifica piloti e costruttori provvisoria
PAG 9 – Calendario Formula 1 2014 e DISCUSSIONI sul Forum di Elaborare

SFORTUNA – Gara segnata dalla malasorte per l’altra rossa in gara: Raikkonen, al secondo giro, è stato tamponato dal danese della McLaren Magnussen, incidente che lo costringe ad un lungo giro in pista con la gomma posteriore destra a terra. Un calvario anche la gara della seconda Reb Bull in gara, di Daniel Ricciardo, che è costretta per più volte ad imboccare la via dei box: l’ultima volta al 39° giro quando i meccanici sbagliano a fissargli la ruota anteriore sinistra, costringendolo a tornare indietro alla casella. Per l’effetto di questa manovra l’australiano così è sprofondato indietro e a fine gara è stato anche penalizzato nella prossima gara in Bahrain, dove perderà ben 10 posizioni alla partenza. Ma le sue disavventure non si sono esaurite lì: a 4 giri dalla fine quando l’ala anteriore gli cede di schianto costringendolo a rientrare nuovamente ai box per decretare il suo definitivo ritiro.

ETERNO SECONDO – Anche in Williams la musica non cambia per l’ex ferrarista Felipe Massa: a pochi giri dalla fine il brasiliano era in lotta con il compagno di scuderia Valtteri Bottas finchè via radio gli è arrivata la comunicazione di far passare il compagno, perché aveva un passo gara migliore. Massa però dice di no, disattendendo così all’ordine di scuderia.

SOMMARIO F1 SEPANG – Sfortuna (2) – Eterno secondo (3) – Formula noia (4) – Renault (5) – Pirelli (6) – Video Formula 1 (7) – Gran Premio di Malesia, classifica piloti e costruttori provvisoria (8) – Calendario Formula 1 2014 e DISCUSSIONI sul Forum di Elaborare (9)

FORMULA NOIA – La nuova Formula 1 piace sempre di meno agli italiani: in calo vertiginoso i dati auditel relativi al Gran Premio della Malesia, disputatosi domenica 30 marzo. Gli esperti hanno stimato in un calo di ben 2 milioni di telespettatori in meno. A leccarsi maggiormente le ferite è la Rai che, con il Gran Premio in differita, ha toccato il 18.04% rispetto al 24.10% del 2013. Non ride neanche Sky Sport F1 HD che ha registrato un calo di circa 130.000 spettatori rispetto all’anno precedente.

RENAULT – Alla Renault Sport F1 cominciano a vedere la luce. Il podio di Sebastian Vettel con la Red Bull, ma anche l’arrivo al traguardo della Lotus di Romain Grosjean testimoniano che si stanno facendo degli importati passi avanti a Viry-Chatillon.

Ne è perfettamente consapevole Rémi Taffin, responsabile in pista: “Piazzando una vettura sul podio e un’altra nella top 10, dimostriamo di aver compiuto progressi significativi nell’affidabilità del nostro gruppo motopropulsore. Certamente abbiamo ancora molta strada da fare prima di metterci al passo delle vetture più veloci, ma ora abbiamo una struttura affidabile e possiamo quindi prevedere ulteriori miglioramenti sin dalle prossime gare”.
Tutto vero, però ci sono stati anche due ritiri causati dalla power unit…
“Alcuni inconvenienti riscontrati sulle monoposto che forniamo hanno comportato problemi nei propulsori, in particolare quelli di Vergne e di Maldonado. Sapevamo che le alte temperature della Malesia rappresentavano un vero rischio e questo si è verificato alla partenza sul propulsore di Vergne, prima che una perdita d’aria si verificasse nel suo turbocompressore. È ancor più un peccato se si considera che la Toro Rosso aveva chiaramente la possibilità di un doppio arrivo ai punti”.
Di positivo si segnala il primo arrivo della Lotus, dopo un avvio di stagione davvero molto difficile…
“È bello vedere la Lotus compiere passi in avanti con Romain e accumulare dati per il nostro programma di sviluppo. La monoposto di Pastor, invece, ha sofferto di un problema con la presa d’aria del turbocompressore, ma siamo riusciti a limitare la portata e abbiamo così potuto salvare il suo gruppo motopropulsore. Ora dobbiamo tornare a lavorare sui nostri banchi di prova per ricreare i problemi e convalidare le soluzioni in modo che non si ripetano. Complimenti anche alla Caterham, che lascia la Malesia con due vetture al traguardo, dopo aver avuto un ritmo simile a quello delle scuderie che l’hanno preceduta”.
Questo secondo appuntamento come va archiviato?
“Globalmente il bilancio è positivo. A differenza di Melbourne, non lasciamo Sepang con una lunga lista di modifiche, ma piuttosto un insieme di miglioramenti che ci permetteranno di aumentare la distribuzione di potenza e le prestazioni delle nostre vetture sin dal Bahrein”.

PIRELLI – La Malesia, uno dei Gp più impegnativi dell’anno per gli pneumatici a causa delle alte temperature e di una superficie abrasiva, ha dimostrato il ridotto graining e la maggiore durata delle gomme Pirelli di quest’anno, senza blistering nonostante la temperatura della pista abbia raggiunto un picco di 46 gradi centigradi. Solo 15 piloti hanno terminato il Gp, a dimostrazione della difficoltà di questa prova. Per la gara sono stati scelti i P Zero Orange hard ed i P Zero White medium; con più di un secondo di differenza tra le due mescole, una parte fondamentale della strategia è consistita nella capacità di utilizzare la gomma giusta per le caratteristiche di ciascuna vettura e per le condizioni di gara in evoluzione. Sia Lewis Hamilton sia Nico Rosberg (che hanno conquistato la prima doppietta Mercedes dal Gran Premio d’Italia del 1955) hanno usato la stessa strategia di tre soste: tre stint con le gomme medie seguiti da uno stint finale con gomma dura, rispettivamente a cinque e a sei giri dalla fine della gara. Nico Hulkenberg (Force India) è stato il pilota più in alto in classifica ad avere optato per una strategia a due pit stop, arrivando quinto dopo essere partito dalla settima posizione in griglia. Il tedesco ha completato un lungo stint finale con le gomme dure, ottenendo una prestazione migliore di altri piloti che montavano gomme medium.

Il direttore di Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato: “E’ stata una gara dura, con temperature della pista che hanno raggiunto i 46 gradi centigradi e con una delle superfici più abrasive della stagione. Nonostante ciò gli pneumatici hanno mostrato un buon equilibrio di prestazioni, consentendo una battaglia serrata per il podio. Non ci sono stati nè blistering nè graining, ma i piloti hanno dovuto gestire il degrado termico. Una gara a 3 soste è in linea con le richieste che gli organizzatori hanno fatto a Pirelli”.

http://www.youtube.com/watch?v=-sQMdyyhC2U

Classifica Ordine di Arrivo Gran Premio Di Malesia 2014 Sepang
1. Lewis Hamilton (Mercedes F1 W05) 1.40’25”974
2. Nico Rosberg (Mercedes F1 W05) 1.40’43”287
3. Sebastian Vettel (Red Bull RB10) 1.40’50”508
4. Fernando Alonso (Ferrari F14 T) 1.41’01”966
5. Nico Hülkenberg (Force India VJM07) 1.41’13”173
6. Jenson Button (McLaren MP4-29) 1.41’49”665
7. Felipe Massa (Williams FW36) 1.41’51”050
8. Valtteri Bottas (Williams FW36)1.41’51”511
9. Kevin Magnussen (McLaren MP4-29) 1.40’28”365
10. Daniil Kvyat (Toro Rosso STR9) 1.40’55”334
11. Romain Grosjean (Lotus E22)1.40’57”536
12. Kimi Räikkönen (Ferrari F14 T)1.40’57”674
13. Kamui Kobayashi (Caterham CT05) 1.41’37”748
14. Marcus Ericsson (Caterham CT05)1.40’37”511
15. Max Chilton (Marussia MR03)1.40’37”641
(Ritirati)
Daniel Ricciardo (Red Bull RB10)
Esteban Gutiérrez (Sauber C33)
Adrian Sutil (Sauber C33)
Jean-Éric Vergne (Toro Rosso STR9)
Jules Bianchi (Marussia MR03)
Pastor Maldonado (Lotus E22)
Sergio Pérez (Force India VJM07)

Classifica piloti 2014
1. Nico Rosberg (Mercedes) 43
2. Lewis Hamilton (Mercedes) 25
3. Fernando Alonso (Ferrari) 24
4. Jenson Button (McLaren) 23
5. Kevin Magnussen (McLaren) 20
6. Nikolas Hulkenberg (Force India F1) 18
7. Sebastian Vettel (Red Bull Racing) 15
8. Valtteri Bottas (Williams) 14
9. Kimi Raikkonen (Ferrari) 6
10. Felipe Massa (Williams) 6

Classifica costruttori 2014
1. Mercedes 68
2. McLaren/Mercedes 43
3. Ferrari 30
4. Williams/Mercedes 20
5. Force India/Mercedes 19
6. Red Bull/Renault 15
7. Toro Rosso/Renault 7

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