Mini Coupé R58 JCW elaborazione

Nata come evoluzione di coppia della classica Mini, la Coupé R58 JCW è una vera cult car, rarissima in Italia e unica con questa livrea e piccole ma mirate modifiche all’elettronica

Il proprietario della Coupé R58 JCW, Jacques di Lipomo, ha le idee chiare in fatto di auto: questa è la sua settima Mini, la migliore senza dubbio, scelta e cercata con cura, quasi maniacale, tra le versioni più estreme della ormai celebre Mini-BMW. Quando l’hanno presentata nel 2011, qualcuno l’ha paragonata a una vettura con il tetto a forma di casco ma la verità è un’altra. Anders Warming, l’Head of Design Mini, aveva un’idea precisa in mente: il cappellino da baseball di suo figlio. Nasce da lì la forma inconfondibile e veramente unica di quel tettuccio, che caratterizza la prima Mini a tre volumi e due posti secchi… che in questo caso non è l’unica raffinatezza! La livrea wrappata riproduce una gigantesca Union Jack inglese, che copre l’auto da dietro, alettoncino estraibile compreso, fino ad arrivare alla presa d’aria anteriore. L’abitacolo riprende i colori esterni con i dettagli parzialmente riverniciati con vernice soft o ritappezzati in pelle rossa. Poi si passa alle modifiche dinamiche; la più evidente cambia i connotati del posteriore: è l’estrattore a slitta che arriva fino a metà auto ed esce in modo vistoso a incorniciare il doppio scarico originale JCW in acciaio inox, modificato con un catalizzatore a 200 celle (anziché 400) e senza il rompifiamma centrale come sulle versioni Challenge. Sempre dal Mini Coupé Challenge provengono anche l’assetto con le molle rosse da pista, l’impianto frenante maggiorato JCW, i dischi da 320 mm con pinze rosse JCW e i cerchi JCW Challenge Spoke da 17”, il tutto senza perdere la garanzia Mini né tanto meno l’omologazione stradale completa.

Il resto dell’esclusivo test con la Mini Coupé R58 JCW è su Elaborare 184

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