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Need For Speed Undercover

Need For Speed Undercover diventa sempre più forte il binomio cinema/videogames: EA riporta sugli schermi la serie NFS… preparate il pop-corn!

Da Hollywood alla console di casa il passo è breve: ormai è superfluo definire “Need for speed” una serie, perché di fatto è diventato un vero e proprio brand su cui Electronic Arts quest’anno ha investito come non mai. Anche se qualche passo falso non è mancato (e con dodici capitoli alle spalle sarebbe stato strano il contrario!), NFS: Undercover tenta da un lato un ritorno alle origini facendo degli inseguimenti il leit motiv di questa produzione, mentre dall’altro aggiunge spessore alla trama che lega gli eventi sviluppati nel gioco con una storia interpretata da attori in carne e ossa. Una connotazione cinematografica degna di un lungometraggio di buon livello, che vede tra i protegonisti Maggie Q, già vista in Mission: Impossible III e Die Hard. Le sequenze di intermezzo sono state realizzate in collaborazione con professionisti del cinema d’azione, e il risultato è una sorta di trailer d’azione interattivo. La trama vede il protagonista del gioco scorrazzare tra le strade di Tri-City sotto copertura dell’FBI, per infiltrarsi negli ambienti legati ai crimini del mondo a quattro ruote. Se la sceneggiatura difficilmente vincerà un Oscar per originalità, raggiunge comunque l’obiettivo di coinvolgere il giocatore anche in virtù della vastità dell’area di gioco, la più ampia della serie, tanto da richiedere solo un’ora per essere percorsa nella sua interezza. Come accennato precedentemente, gli inseguimenti tornano protagonisti e si svolgono su strade e autostrade percorse anche dal traffico ordinario, governato da una I.A. dedicata che restituisce un comportamento abbastanza verosimile. Il risultato è appagante e divertente perché alla fine l’obiettivo di un videogame dovrebbe essere questo: di certo sarebbe opportuno mettere da parte ogni velleità simulativa e, sebbene ogni vettura presenti circa 150 parametri fisici, le sensazioni al volante sono verosimili, quanto basta per non distogliere “l’infiltrato” dallo scopo principale del gioco, che non è quello di realizzare tempi sul giro, ma di portare a termine le missioni perlustrando l’enorme scenario di gioco. Dal punto di vista tecnico, NFS:Undercover si avvale di tutte le più recenti tecnologie e offre il meglio di sé con le consolle new-gen, che spingono il motore grafico a livelli eccellenti privilegiando la spettacolarità dell’azione con inquadrature, effetti e routine di illuminazione degne di un action movie. Electronic Arts ha puntato molto sulla sua ultima produzione, destinata a lasciare un segno rispetto ai capitoli precedenti. Una sorta di ritorno alle origini, spinta però al limite da una grafica di nuova generazione e da un set cinematografico che fa riflettere sul binomio sempre più forte cinema/videogame.

 

Pro:
Ottimo comparto grafico
Intermezzi degni di un action movie
Area di gioco vastissima
Danni e fisica di buon livello

Contro:
Trama poco originale
Poco appeal per gli amanti delle simulazioni

I giudizi di ELABORARE

Grafica: 4/5
Sonoro: 4/5
Giocabilità: 5/5
Longevità: 3/5

Formato: multipiattaforma
Sviluppatore: Electronic Arts
Sito ufficiale: http://www.needforspeed.com/

 

Need For Speed Undercover

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Giovanni Mancini

Ingegnere, pilota, giornalista appassionato da sempre di auto e motori. Segue la direzione di questo portale newsauto.it ed è direttore responsabile dei magazine Elaborare, Elaborare 4x4 ed Elaborare Classic da oltre 20 anni il riferimento degli appassionati. Nell'anno 2004 ha conseguito il titolo di Campione Italiano nel Campionato Velocità Turismo. Pilota attualmente attivo su gare in pista del Campionato Italiano Turismo e nei monomarca Seat e Renault. Tra le tante auto speciali provate ce n'è una in particolare (esclusiva italiana): la Mazda 787B vincitrice della 24H di Le Mans nel 1991.

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