La versione più sportiva della Twingo prende il nome da Amedeo Gordini, il mentore del Motorsport in casa Renault. Oggi sarebbe orgoglioso di questa macchina dal look cativo e con 167,2 CV a 5300 g/m

Al mago Amedeo questa Twingo Gordini sarebbe piaciuta da matti, perché è veramente una macchinetta favolosa, degna di portare un nome così prestigioso! E’ davvero piacevole che Renault abbia rispolverato questo leggendario Marchio, forse spinta dal successo delle operazioni Cooper e Abarth di Fiat e BMW-Mini, ma l’importante è che non sia stato dimenticato. Per celebrare il mago abbiamo provato una Twingo particolarmente in forma, preparata da MR Autotecnica, sperando che d’ora in poi la chiameranno… Gordini, senza l’accento! Io ho due forti convinzioni: la prima è che io lo chiamerò sempre Gordini; la seconda è che

Estetica e interni – E’ davvero carina la Twingo MK II! E’ un’utilitaria con l’anima di una sportiva, con i parafanghi bombati e un look cattivo anche sulle versioni meno potenti. Basta poco, quindi, per renderla ancora più aggressiva e piacevole. Quella del nostro test impiega il kit estetico Renault, con parafanghetti aggiuntivi in carbonio, che ne esaltano la sportività soprattutto in abbinamento all’assetto ribassato. (…)

Motore e meccanica – Il Renault 1.2 turbo 16V ha un ottimo potenziale e, con una classica preparazione intermedia, può davvero regalare enormi soddisfazioni. Per elaborazione intermedia mi riferisco ad un intervento effettuato senza aprire il motore, lavorando su turbocompressore, scarico, elettronica e aspirazione. Insomma: una preparazione soft, ma non troppo! Il problema di questa unità è l’elettronica di gestione che, quando si sale con la pressione di sovralimentazione, agisce in modo da riportarla ai valori iniziali (…). La Twingo Gordini MR Autotecnica eroga una potenza massima di 167,2 CV a 5300 g/m e una coppia massima di 270 Nm a 3.000 g/m, con un buon allungo fino a 6.800 g/m. Non male come risultato, se si pensa ai 100 CV e 155 Nm del propulsore di serie! (…)

CHI ERA AMEDEO GORDINI – In Francia lo chiamarono Gordinì e lo considerarono un mago, tanto che cinque anni dopo la sua morte i motori Renault Turbo F1 della stagione 1983 portavano ancora il suo nome sui coperchi punterie. In Italia, però, sono in pochi a conoscerlo o, quantomeno, a sapere che era nato nel 1899 a Bazzano, pochi chilometri da Bologna. La sua fortuna la fece in Francia, prima come pilota/preparatore e poi come tecnico. Ebbe anche il merito di portare in Europa uno dei più grandi piloti di sempre, Juan Manuel Fangio. Fu prima responsabile tecnico della squadra corse Simca, dando vita alle leggendarie Simca Gordini, poi lavorò per Renault. Le sue creature, o meglio le sue prime magie, furono la Dauphine Gordini e la mitica R8 Gordini, con un 1100 portato dagli originari 50 a 90 CV e in grado di competere ad armi pari con Alfa Romeo e Mini Cooper. Nel 1969 il reparto corse venne assorbito dalla Renault, che lanciò subito la R12 Gordini equipaggiata con un 1.5 da 125 CV per 180 km/h, seguita dalla versione “cattiva” della R17 1.6 da 120 CV che, nonostante lo scarso successo, fu la donatrice del propulsore della leggendaria Alpine A110 campione del mondo rally 1973. Per i francesi è Gordinì il mago; per tanti di noi, purtroppo, è uno sconosciuto.

 

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Renult Twing Gordini elaborazione
Turbocompressore Garrett GT 15 (assemblato e installato dai fratelli Barbetti) 700
Intercooler maggiorato Domorace 400
Radiatore olio 180
Decantatore olio 120
Centralina Piggyback AEM installata e mappata MR Autotecnica 420 + 300
Terminale scarico Supersprint 140
Assetto D2 Sport 940
Impianto frenante anteriore D2 286 mm con pinze 4 pompanti 1400
Kit estetico Renault in carbonio 200
Kit strumenti aggiuntivi 290
Prezzi in Euro IVA inclusa

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L’articolo completo della Renault Twingo 1.2 Turbo Gordini con la preparazione di MR Autotecnica e la prova in pista è su Elaborare 191 Febbraio 2014.

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